Linea gotica dei CSI è uno di quei dischi per cui vale la pena ascoltare musica. È un album splendido, senza vuoti. Una lunga preghiera e una lunga richiesta d’aiuto. Un disco quasi mistico, nonostante nasca nel cuore della storia. Nonostante le tragedie del mondo. Anzi grazie a quelle. Dalle devastazioni di Sarajevo (Cupe vampe) alle lotte partigiane (Linea gotica), l’uomo è perso nel suo destino tragico e irrevocabile. Ma è proprio in quel destino che può toccare la salvezza.
La lunga preghiera di Linea gotica
Il canto di Giovanni Lindo Ferretti è assorto. Avvolto dalla musica. Una musica lenta, a tratti cupa, quasi priva di batteria.
Le citazioni abbondano. Da Beppe Fenoglio a Pier Paolo Pasolini. Ma non vi è nulla di didascalico.
Questo disco sa d’interiorità. Nonostante il fuoco della storia. Linea gotica esprime la disperazione e la salvezza dell’individuo.
La cover di E ti vengo a cercare toglie il fiato. Una delle cover più originali della canzone italiana. Il brano di Franco Battiato viene spogliato di ogni traccia pop. Diventa cupo. Ed esprime, tra quella disperazione e quelle fiamme, tutto il desiderio di Dio.
L’ora delle tentazioni è un punto altissimo del disco. La disperazione più acuta che si capovolge in sete di Dio. I vocalizzi di Ginevra Di Marco sono indimenticabili.
Giovanni Lindo Ferretti, con questo disco, raggiunge uno dei suoi esiti più intensi. Prima ancora che per i testi, per il suo canto assorto, interiorizzato. Una lunga preghiera, dal primo all’ultimo minuto. La poesia è nella voce, nelle sue incrinature, nelle sue lacrime, prima ancora che nei versi. Una voce che trova nell’attesa della consolazione un senso a quelle tragedie individuali e collettive, a quelle vampe che avvolgono Sarajevo e i destini dell’uomo.

Foto di illorca da Flickr, CC BY-ND 2.0.
Un rock alternativo e composto
Il rock di Linea gotica è alternativo e composto. Anche da questo ossimoro dipende il fascino di questo capolavoro. Il punk dei CCCP, il gruppo da cui erano venuti fuori i CSI, apparteneva al passato. Quella splendida rozzezza si era evoluta in qualcosa di più istituzionale. La gioventù era scesa a patti con la maturità. Ma, in quella musica più composta, il rock alternativo sopravviveva. La musica indipendente trovava con Linea gotica dei CSI un esito splendido proprio perché le istituzioni del rock venivano aggredite dall’interno di quelle istituzioni.
Il rock delle cantine, quello che negli anni Ottanta aveva piazzato capolavori come Siberia dei Diaframma, Affinità-divergenze degli stessi CCCP e altro, trovava ora un vertice indimenticabile. Era il 1996.