Frasi di Albert Camus

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Albert Camus nacque nel 1913 a Mondovi, nell’Algeria francese. Morì nel ’60 per un incidente stradale. Vinse il Nobel per la letteratura nel ’57.

Ebbe un’infanzia e una giovinezza dure, tra la morte del padre, la tubercolosi, la povertà.

Camus fu antifascista e giornalista impegnato. Aderì alla metà degli anni Trenta al Partito comunista francese, da cui si distaccò presto. Il suo talento letterario esplose nel ’42 con Lo straniero.

Il futuro Nobel portò sulla pagina lo sgomento dell’uomo del suo tempo, smarrito tra totalitarismi e distruzioni. Ma proprio tra quelle tragedie riuscì a trovare un messaggio di solidarietà umana.

La sua opera è tra le più acclamate della modernità. Per la bellezza classica del suo stile. Per la sofferenza di cui le sue pagine sono impregnate. Ma anche per il coraggio di opporsi all’assurdità della condizione umana con un messaggio di fratellanza.

Di seguito propongo una scelta di frasi di Albert Camus.

Leggi anche le frasi di Simone Weil.

Frasi di Albert Camus

Per secoli si è punito l’omicidio con la pena capitale, eppure la razza di Caino non è scomparsa.

Il senso d’impotenza e di solitudine del condannato incatenato, di fronte alla coalizione pubblica che vuole la sua morte, è già di per sé una punizione inconcepibile.

Chi crede di saper tutto pensa di poter tutto. Idoli temporali, che esigono una fede assoluta, pronunciano instancabilmente castighi assoluti.

Conosco un solo dovere: quello di amare.

Albert Camus
Albert Camus.

Il bisogno di aver ragione: segno di spirito volgare.

La grande città come rimedio alla vita mondana: è ormai il solo deserto accessibile.

Ogni vita volta verso il denaro è una morte. La rinascita è nel disinteresse.

Chi non dà nulla non ha nulla.

Non c’è amor di vivere senza disperazione di vivere.

Quando uno ha avuto una volta la fortuna di amare intensamente passa la vita a cercare di nuovo quell’ardore e quella luce.

Segno della giovinezza è forse una magnifica vocazione alle facili felicità.