Frasi di George Bernard Shaw

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George Bernard Shaw (1856 – 1950) è stato un drammaturgo e scrittore irlandese. Nel 1925 ebbe il Nobel per la letteratura «per la sua opera carica di idealismo e umanità, la cui satira stimolante è spesso infusa di un’originale bellezza poetica». Il teatro di Shaw si caratterizza per la sua razionalità, per il fatto che intrecci e personaggi sono pretesti per veicolare idee.

In più l’autore irlandese vinse, nel ’39, l’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale per il film Pigmalione. È, con Bob Dylan, uno dei due ad aver aver vinto sia il Nobel che l’Oscar.

Il web abbonda di frasi e aforismi di George Bernard Shaw, sempre profondi e pungenti (ma a volte gli vengono attribuite parole non sue). Qui raccolgo alcune delle sue citazioni più preziose, da portare sempre con noi.

Leggi anche le frasi di Milan Kundera.

Frasi di George Bernard Shaw

«Com’è comica la verità!»

«Fa’ in modo che si veda che stai adulando un uomo, perché ciò che lo lusinga realmente è il fatto che tu pensi che valga la pena lusingarlo.»

«Gli animali sono miei amici… e io non mangio i miei amici.»

«Tutte le grandi verità cominciano come bestemmie.»

«Il patriottismo è, fondamentalmente, la convinzione che un particolare paese è il migliore del mondo perché ci siete nati.»

«È proprio tempo di pensare all’avvenire, quando non c’è più nessun avvenire a cui pensare.»

«La grandezza non è che una delle sensazioni di piccolezza. In paradiso un angelo non è nessuno di speciale.»

«In un mondo brutto e infelice, l’uomo più ricco non può acquistare che bruttezza e infelicità.»

«L’uomo ragionevole si adatta al mondo: l’uomo non ragionevole persiste nel tentativo di adattare il mondo a se stesso. Quindi ogni progresso dipende dall’uomo non ragionevole.»

George Bernard Shaw, autore di frasi bellissime
Le frasi di George Bernard Shaw, tratte dalla sua intensa produzione, ci mettono sempre davanti a un punto di vista insolito.

Le mie preferite

«Le persone che si lamentano del proprio stato danno sempre la colpa alle circostanze. Le persone che vanno avanti in questo mondo sono quelle che si danno da fare e cercano le circostanze che vogliono e se non riescono a trovarle le creano.»

Le circostanze considerate negative capitano a tutti. La differenza tra chi non raggiunge l’obiettivo e chi lo raggiunge sta solo in questo. I primi negano la sconfitta, cercano appigli, e così restano imbrigliati in quella situazione. Gli altri vanno avanti, imparando dalle circostanze e cercandone altre.

«Il segreto per essere infelici sta nell’avere il tempo sufficiente per domandarsi se si è felici.»

La felicità è sempre nel momento presente. Al di qua delle domande. Si chiede se è felice chi non lo è. Chi cerca un pretesto per convincersi di esserlo. Chi si aggrappa a un ricordo, a un’attesa, a una distorsione della realtà. Se uno è felice vive nella felicità, senza porsi domande.

«L’uomo che ha mal di denti considera felici tutti coloro che hanno i denti sani. L’uomo povero commette lo stesso errore nei riguardi dell’uomo ricco.»

In effetti l’uomo che ha mal di denti è talmente preso dal suo male che vede la felicità nel non avere quel male. Ignorando che chi non ha quel male ha altri problemi. Accade la stessa cosa con i soldi. Chi pensa di averne pochi invidia chi ne ha di più. Senza rendersi conto che l’uomo ricco vive la ricchezza come abitudine e normalità e forse invidia chi si trova in una condizione diversa. L’unico modo di essere ricchi è sentirsi ricchi, perché ogni condizione diventa abitudine, e porta problemi sconosciuti a chi non è in quella condizione. La felicità non è mai nelle cose. La felicità è nell’uomo.

«Una vacanza perpetua è una definizione calzante di inferno.»

La bellezza di una vacanza deriva dal suo interrompere il tran tran quotidiano. Le abitudini portano alla noia, e la vacanza interrompe quella noia. Ma se la vacanza è continua diventa a sua volta tran tran quotidiano. La vacanza ci piace perché dà un’illusione momentanea di felicità, di un mondo diverso. Ma la felicità non sta mai nelle cose. Per questo una vacanza perpetua, diventando abitudine, perde quella sembianza momentanea di felicità.

«Non ci sono segreti custoditi meglio di quello che tutti conoscono.»

In effetti il problema del segreto è che può essere scoperto. Se un «segreto» lo conoscono tutti è custodito perfettamente, perché nessuno lo può rubare.

«L’uomo può arrampicarsi sulle vette più alte; ma non può rimanervi a lungo.»

L’uomo non solo non può restare a lungo in cima: più sale in alto, più la caduta è rovinosa.

«Non cercare di vivere per sempre. Non avrai successo.»

Si obietterà che in ogni caso si può cercare di vivere più a lungo. Ma, se anche allunghiamo la vita di un tot di anni, questi anni saranno sempre un lampo. La morte arriverà comunque, e in fretta. Meglio provare a vivere davvero che schivare la morte. Meglio non vedere la morte come una sconfitta che rimandare una sconfitta inevitabile.

«Non capisco bene perché gli uomini che credono agli elettroni si considerino meno creduli degli uomini che credono agli angeli.»

Gli elettroni non li vediamo così come non vediamo gli angeli. All’esistenza degli elettroni ci si arriva tramite la scienza, a quella degli angeli ci si arriva per conoscenza interiore. Ma ci sono quelli che hanno una fiducia illimitata nella scienza e considerano la conoscenza interiore poco più di una superstizione. Costoro credono senza indugio agli elettroni, pur non vedendoli, e considerano credulone chi crede agli angeli, perché gli angeli non si vedono. Come se avere fiducia nella scienza fosse più ragionevole che avere fiducia nella conoscenza interiore.