Frasi di Franz Kafka

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Franz Kafka nacque a Praga nel 1883 e morì a Vienna quarantuno anni dopo per una tubercolosi. È uno degli scrittori più acclamati del Novecento. La sua produzione non è vasta, e ha visto la luce perlopiù dopo la sua morte.

Kafka scrisse vari racconti, di cui La metamorfosi è il più famoso. Soprattutto scrisse tre romanzi. Il processo, Il castello e America. Questi sono tra i vertici della letteratura del Novecento, per il mistero e per la disperazione che li pervadono, e per l’originalità dello stile. Un realismo visionario che si inseriva nel contesto di fermenti e di avanguardie del primo Novecento.

Franz sperimentò la solitudine. Apparteneva a una doppia minoranza, quella di lingua tedesca e quella ebraica. A questo si aggiungevano le incomprensioni in ambito familiare, testimoniate dalla bellissima Lettera al padre.

La vita di Franz era apparentemente grigia. Passata perlopiù in ufficio, dove lavorava nel ramo assicurativo.

Quella vita grigia non era grigia. Era di una ricchezza segreta. Il mondo interiore dello scrittore boemo era gonfio di fermenti.

La poesia e il mistero

Il processo e Il castello sono le cose maggiori di Kafka. In entrambi i romanzi il protagonista è perso dentro meccanismi più grandi di lui. Nel Processo non riesce nemmeno a conoscere il motivo per cui è processato. Leggi, burocrazia, uomini misteriosi e inarrivabili. Il protagonista di ciascuna di queste due storie si muove in situazioni assurde, che sembrano ordinarie.

L’ordinarietà dell’assurdo viene resa splendidamente da un realismo che è così estremo da farsi visione. Kafka osserva tutto nei dettagli, rendendolo distorto e surreale.

Diverse le interpretazioni dei romanzi di Kafka. L’alienazione dell’uomo. L’uomo al cospetto del suo nulla. L’infinita distanza tra l’uomo e Dio.

La varietà delle interpretazioni sta in realtà a dirci che l’opera di Kafka non va interpretata. Che l’opera di Kafka è poesia e mistero.

Le frasi di Franz Kafka che seguono sono tratte dagli Aforismi di Zürau, dai Diari, dalle Lettere a Milena. La fonte delle ultime quattro frasi è invece Gustav Janouch, che ebbe vari colloqui con lo scrittore.

Frasi di Franz Kafka

C’è una meta, ma non una via; ciò che chiamiamo via è un indugiare.

È ridicolo come ti sei bardato per questo mondo.

Lascia dormire il futuro come si merita. Se lo si sveglia prima del tempo, si ottiene un presente assonnato.

Non sono la pigrizia, la cattiva volontà, la goffaggine che mi fanno fallire o non fallire in tutto: vita familiare, amicizia, matrimonio, professione, letteratura, ma è l’assenza del suolo, dell’aria, della legge.

Leggi anche le frasi di van Gogh.

L’uomo torturato dai propri diavoli si vendica insensatamente contro il prossimo.

Domenica saremo insieme, cinque, sei ore, troppo poco per parlare, abbastanza per tacere, per tenerci per mano, per guardarci negli occhi.

Franz Kafka
Scultura di Franz Kafka a Praga.

Che cos’è l’amore? È semplicissimo! L’amore è tutto ciò che eleva, amplia e arricchisce la nostra vita.

Chi mantiene la facoltà di vedere la bellezza non invecchia.

Dire una cosa è troppo poco, le cose bisogna viverle.

Poesia è malattia.