Rimmel di Francesco De Gregori
Rimmel, album malinconico dalle incantevoli melodie, è il primo grande successo di Francesco De Gregori e un cardine della canzone d'autore.
Rimmel, album malinconico dalle incantevoli melodie, è il primo grande successo di Francesco De Gregori e un cardine della canzone d'autore.
Gli ultimi, i vinti, gli esclusi. Il De André degli anni Sessanta mette le basi del suo canzoniere, pieno di lacrime e di destini avversi.
Le foglie e i colori dell'autunno sono l'ennesimo miracolo della vita, uno spettacolo unico, sfolgorante e malinconico a un tempo.
La morte di Kurt Cobain brucia ancora. La voce del grunge e di una generazione volò via un giorno di primavera del '94, a ventisette anni.
Violator dei Depeche Mode era un simbolo del passaggio dagli Ottanta ai Novanta. Il synth pop si integrava con le chitarre e la concretezza.
I Velvet Underground, con gli album degli anni Sessanta, inventando un sound notturno e perverso, hanno deviato i destini del rock.
La seconda metà dei Settanta era l'apice della rabbia e del punk e trovava una delle espressioni più potenti a Londra con i Sex Pistols.
Stranger in Moscow è uno dei brani più intensi di Michael Jackson. Una canzone colma di solitudine, un rhythm and blues lento e malinconico.
Stairway To Heaven, pietra miliare del rock e dei Settanta, ha cristallizzato l'essenza dei Led Zeppelin, rappresentandoli al meglio.
Nelle canzoni di De Gregori, album omonimo del '78, soffia ovunque un vento di malinconia, d'inverno, di solitudine, di dolce amarezza.
Le canzoni di Eminem portano a galla i suoi inferni senza concedere nulla al conformismo, sono un pugno tirato in faccia alle convenzioni.
Un viaggio tra i luoghi beatlesiani di Liverpool. La città inglese è un museo, ogni vicolo e ogni squarcio di cielo ci parlano dei Beatles.