Elza Soares. Dalle baracche al successo

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Elza Soares è stata una delle più grandi cantanti brasiliane e una delle voci più apprezzate della musica internazionale del Novecento.

La Soares è stata un modello di riscatto. Partita dalle difficoltà dell’infanzia, è arrivata ai vertici della musica sudamericana. Ma le difficoltà e i dolori non l’hanno mai abbandonata, neanche negli anni della celebrità.

Nata in condizioni di degrado nel giugno del ’30, da quella favela di Rio raggiunse la notorietà negli anni Sessanta. La sua voce poliedrica spaziava tra vari generi, dalla samba al jazz, fino ad arrivare, in tempi più recenti, a toccare l’elettronica. Elza ha cantato anche di ingiustizie e di ribellione.

La Soares è stata un’icona di coraggio e di forza di volontà. Costretta a sposarsi dodicenne, violentata, tra lacrime e perdite, tra cui quella di un figlio morto per fame, riuscì a farsi notare, anche grazie alla sua tipica rochezza.

Ha inciso decine di dischi e cantato in ogni angolo del mondo. Ha vissuto per un decennio tra gli Stati Uniti e l’Europa, prima di tornare negli anni Novanta nel suo Brasile.

Nel 1999, quando proliferavano classifiche di ogni genere, la Bbc la giudicò la più grande cantante brasiliana del millennio.

Elza Soares
Elza Soares.
Foto di festival_latinidades, CC BY-SA 2.0.

La storia con Garrincha

La figura di Elza Soares ha travalicato i confini della musica per la sua storia d’amore con il leggendario calciatore brasiliano Garrincha. Poi i due si separarono nel 1977, quando la relazione si era guastata anche per i problemi di alcol di Garrincha. La loro unione fece scalpore negli anni Sessanta, e conquistò le cronache e i giornali. Il calciatore della nazionale brasiliana aveva lasciato la sua numerosa famiglia per Elza, che non venne giudicata benevolmente dall’opinione pubblica.

Elza Soares, tra dolori e riscatti

Ma Elza Soares ha trovato le sue fortune nella musica. Ha vissuto novantun anni intensi, tra dolori e riscatti.

Elza non ha mai dimenticato quell’agglomerato di squallide baracche di Rio dov’era nata. Chissà se quell’immagine era ancora viva prima che i suoi occhi si chiudessero e trovassero la pace.